giovedì 23 luglio 2020

PL_1 : Per curarsi con le erbe.



Basta vedere la Copertina per capirne il valore. 

Non quello editoriale o divulgativo ma quello che ha rappresentato per intere generazioni  questo libriccino di 136 pagine.

Mia nonna disponeva della prima edizione (1932) e mia madre dell'ultima (1970) e in un mondo ancora privo di televisione (internet non era neanche nei libri di Giulio Verne) saper leggere e sapere di 


 “purganti,  rinfrescanti,  tonici,  
digestivi,  ricostituenti,  calmanti,  
antisettici,  antiacidi, antifermentativi,  
lassativi,  sedativi,  enteroclismi 
che si fanno al mattino a digiuno 
od in ogni caso 
molto lontano dai pasti”, 


dava alle donne il grande potere di guarire quando ancora i farmaci non avevano tolto del tutto all'umanità semplice, al popolo minuto,  la coscienza di essere parte di un tutto.

Era il tempo in cui i libri iniziavano con :

Caro lettore, nel 1930-1932, dedicavo le ore disponibili dal lavoro di farmacia, a Santo Stefano Belbo, allo studio dell'erbe medicinali ….”

e terminavano con 
“Pace e bene”.


                       
E in queste presentazioni avvertivi il desiderio di essere utile agli altri con la propria esperienza di “Botanico – Erborista – Diplomato”. 

Abbiamo fatto molta strada da quando Francesco Borsetta compilava il suo primo opuscolo di 32 pagine e siamo oramai radicati delle nostre convinzioni sullo stare bene e non perdiamo occasione di strombazzarle con tutti i mezzi della pubblicità; ma qualcuno, e forse sono tanti ma silenziosi, sta tornando nuovamente alle “Erbe” ed al “Pace e Bene”.


Solo che oggi, per vanità o per atteggiarci a persone estremamente colte e raffinate, il "Pace e Bene" lo chiamiamo PNEI.


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e ora godiamoci
.. un bellissimo clistere ..



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